Storia e democrazia della pasta: Benedetto Cavalieri racconta
“Esiste un solo Dio ed è il denaro. Così l’unico modo che abbiamo oggi per essere persone è sapere come spendere. Possiamo scegliere di privilegiare chi produce bene e costruisce un mondo migliore oppure chi ne costruisce uno peggiore”. E’ martedì 22 marzo e con queste parole Vittorio Fusari, chef della Dispensa Pani e Vini di Adro , introduce Benedetto Cavalieri, nipote del fondatore dell’antico pastificio di Maglie (Lecce), oscar al Fancy Food Show della “National Association for the Specialty Food Trade“.
Sono in Franciacorta per un laboratorio di cucina alla Dispensa, invitato dall’ azienda vitivinicola Contadi Castaldi. Durante la cena ascolto Benedetto raccontare appassionatamente la storia di cui è protagonista da molti decenni, una storia di tradizione, bisogni e nuovi abitudini di consumo. Dalla ricerca della qualità negli ingredienti alla svolta degli anni’ 70 imposta da Barilla con l’avvento dell’alta temperatura, vera rivoluzione tecnologica e di mercato che cambia le caratteristiche stesse di uno dei simboli dell’italianità nel mondo.
Ma lasciamo spazio alle immagini e alla voce dell’imprenditore pugliese:
Luca Sirianni