Qualità del latte e carica batterica

Qualità del latte e carica batterica

Il consumo di latte nella nostra società risale a tempi davvero remoti, prima ancora dell’era cristiana, secondo fonti attendibili. Questo prodotto svolge un ruolo di singolare importanza nell’alimentazione umana, in quanto è considerato un alimento quasi completo e di sostentamento per diversi processi vitali, nonché in grado di costituire la materia prima di una grande varietà di prodotti.

Il latte comunque, essendo un prodotto di origine animale oltre che ricco di vari nutrienti, può essere contaminato da un ampio spettro di microrganismi provenienti da diverse fonti, sebbene alcuni causino solo alterazioni delle caratteristiche organolettiche del latte mentre altri sono in grado di rendere inutilizzabile il prodotto ai fini del consumo da parte dell’uomo. Ad ogni modo, i batteri patogeni possono essere presenti nel latte quando si verificano errori nel processo termico, o quando vi sono carenze igieniche nella stalla o nei siti in cui il latte viene stoccato e lavorato. Il problema è che gli agenti patogeni nel latte pastorizzato sono in grado di persistere senza causare alterazioni organolettiche, aumentando così i rischi per la salute dato che il consumatore non può sospettare della loro presenza. Sebbene la pastorizzazione, o il trattamento termico del latte, abbiano contribuito al decisivo superamento di molte malattie di origine alimentare, oggi continuano a verificarsi focolai infettivi nel latte pastorizzato.

I prodotti lattiero-caseari rappresentano un importante veicolo di malattie di origine alimentare nel mondo. In effetti, la contaminazione post-pastorizzazione, la manipolazione durante il processo di fabbricazione, le attrezzature adoperate e le errate condizioni di temperatura durante il trasporto e lo stoccaggio del latte possono provocare alti livelli di microrganismi patogeni in prodotti come formaggi e altri prodotti lattiero-caseari. Tra gli agenti eziologici trasmessi dal latte e dai prodotti lattiero-caseari che possono comunemente causare una intossicazione alimentare vi sono gli agenti del genere Salmonella.

In relazione a quanto sopra descritto, le autorità competenti dei vari paesi hanno richiesto ad allevatori e produttori di enfatizzare ulteriori meccanismi regolatori e dunque di effettuare un continuo monitoraggio di quella che è la qualità del latte prodotto. Ciò riguarda anche la qualità microbiologica del latte crudo, la quale è importante poiché un elevato carico microbico potrebbe interferire con la qualità del prodotto finale e la sua idoneità al consumo da parte dell’uomo.A questo scopo, i dispositivi di nuova generazione commercializzati dalla Bentley Instruments rappresentano la tecnologia di settore più avanzata ed in grado di facilitare il lavoro di quanti operano nel settore lattiero caseario. Grazie ad esempio a dispositivi quali BactoCount IBC è possibile utilizzare la citometria a flusso per effettuare il conteggio dei batteri nel latte crudo, per un controllo qualità latte che consente di analizzare fino a 150 campioni l’ora in maniera estremamente accurata. Strumenti quali SomaCount FCM consentono invece di effettuare sia la conta delle cellule somatiche che la diagnosi di eventuali mastiti presenti nelle mucche in maniera tempestiva. Infine, grazie alla comoda funzionalità di diagnostica in remoto, è possibile accedere a questi dati ovunque ci si trovi, in maniera tale da poter monitorare la produzione di latte in ogni momento.