Asti Secco, la scelta vincente per rallegrare il pasto

Oggi parliamo dello spumante per eccellenza, quello realizzato con le uve Moscato.
Quanto è affascinante la storia di questo antico vitigno, e quanti luoghi ha visto.
Passando dal bacino mediterraneo, è stato portato nella Magna Grecia e nelle regioni meridionali italiane dai Greci. Grazie ai viaggi e agli scambi commerciali dei mercanti veneziani, è salito fino ai territori più settentrionali e si è diffuso in tutto il nord Europa.
Oggi porta subito festa sulle nostre tavole, ad un lieto evento.

Il riconoscimento Docg

Questa è la storia di un’eccellenza tutta italiana, il vanto dei vigneti aziendali di Canelli che trasudano di storia e tradizione.
Visitando le colline piemontesi, in provincia di Asti, passeggiando tra i tralci colmi di grappoli, si possono sentire le voci di tutta la gente vocata alla passione della viticoltura che mette nel proprio lavoro entusiasmo e dedizione.
Ci troviamo a 190 metri sul livello del mare, in questi terreni ricchi di tufo, limo, scaglie di pietra calcarea, paesaggi che godono di un microclima speciale e mitigato, ideale per la produzione di uve di grande pregio.
Qui nasce l’Asti Secco che dal 1993 ha riconosciuto la denominazione Docg: si tratta di un vino la cui spuma fine e persistente ha valso questa importante onorificenza.
Il laboratorio di ricerca del Consorzio di Tutela ha seguito tutti i passaggi di vinificazione del prodotto, impegnandosi nella scelta di lieviti autoctoni, indigeni e del tutto naturali.
L’eccellenza del territorio di provenienza, Canelli, le Langhe, il Roero e il Monferrato, si riflettono su uno spumante di grande pregio, vestito con outfit elegante e raffinato, riconoscibile dalla bottiglia con l’ombelico.

Cura in tutte le fasi ci produzione, per un vino sorprendente

L’Asti Secco viene prodotto con un uvaggio composto da uve Moscato 100%.
La qualità del vitigno è Bianco di Canelli, allevato nei vigneti a sud-est, nelle colline più esposte tra le città di Asti, Cuneo e Alessandria.
Le uve vengono raccolte tra l’ultima settimana di agosto e le prime due di settembre, la vendemmia viene effettuata secondo il metodo tradizionale, a mano e in cassetta.
Dai vigneti si ottengono degli acini color giallo dorato, con un buon equilibrio aromatico e una nota acidula che permette di attendere la raccolta sino alla perfetta maturazione e al grado zuccherino soddisfacente.
Le uve ricevono una pressatura soffice, vengono conservate a freddo e successivamente fermentate e macerate su lieviti selezionati e del tutto naturali.
La presa di spuma è un altro passaggio fondamentale, viene realizzate in autoclave per circa una trentina di giorni, per poi concludersi con l’imbottigliamento.
Il risultato è una bollicina che entusiasma il palato, fresca, vivace, perfetta per rallegrare tutto il pasto, dall’aperitivo al dolce.

Come riconoscere lo spumante versatile per ogni momento conviviale

Il vino frizzante si presenta al calice con un colore oro brillante e con delle bollicine fitte e ravvicinate, aromatiche e che rinfrescano con garbo.
Il profumo manifesta un bouquet fiorito e fruttato, con sentori di agrumi, mela candita, pera, miele di acacia, ananas.
Il sapore è lievemente secco e molto gradevole, sapido e fresco, con una buona persistenza in bocca.
Lo spumante è una scelta vincente per accompagnare tutto il pasto, iniziando con un aperitivo di salumi e formaggi freschi o stagionati. Si sposa a meraviglia con il prosciutto crudo San Daniele, un’altra eccellenza italiana, e con un formaggio erborinato come il gorgonzola.
Trova una buona alchimia gustativa anche con un risotto, con un secondo piatto di carni bianche.
L’Asti Secco è perfetto per accompagnare una cena di pesce, dei piatti di crostacei e molluschi, rinfresca il palato e riesce a sgrassare una frittura di scampi, pulendo la bocca e rinnovandola ad ogni boccone.