Olio di sansa di oliva, alimento versatile in cucina
L’olio di sansa è il prodotto ottenuto dalla lavorazione delle olive utilizzate per la produzione degli oli vergini ed extravergini: nonostante la sua apparente connotazione di prodotto “povero”, questo condimento possiede notevoli e molteplici qualità che lo rendono un alimento duttile e facilmente apprezzabile, soprattutto per la preparazione di pietanze fritte.
La sansa delle olive, nello specifico, si presenta come un amalgama composta da residui di buccia, parti di polpa e frammenti di noccioli di olive. Questi elementi, uniti a parte dell’acqua di vegetazione, infatti, trattengono, anche alla fine del processo di raffinazione dell’olio vergine ed extra vergine d’oliva, una notevole quantità di liquidi, solitamente pari al 3/6% del peso totale. Per ricavare l’olio dalla sansa è necessario attuare un fine processo di pressatura o di centrifugazione, che può prevedere anche l’ausilio di alcuni solventi chimici. L’olio grezzo ottenuto da questa specifica pratica viene sottoposto ad un processo di raffinazione e alla mescolanza con l’olio vergine.
Qual è la differenza tra olio di sansa e olio di oliva?
L’olio di sansa di oliva è dunque parte della grande famiglia degli oli di oliva e rappresenta uno dei massimi esempi di “riciclo” nell’ambito dell’industria alimentare. Di conseguenza, questo prodotto non è figlio di un rifiuto, come potrebbero pensare i non addetti ai lavori, ma nasce da un sottoprodotto della lavorazione delle olive trattate nei frantoi. Il sansa è dunque un olio che, a livello nutrizionale, non presenta caratteristiche strutturalmente diverse da quelle proprie degli oli più raffinati: infatti, l’osservazione costante di una dieta che contempli l’impiego di questo prodotto rappresenta un toccasana per la salute dell’organismo, come confermato da un gran numero di ricerche condotte a tal riguardo da studiosi italiani e stranieri.
Caratteristiche nutrizionali dell’olio di sansa di oliva
Dal punto di vista nutrizionale, il sansa è in grado di confermare il positivo esito delle ricerche condotte dagli esperti nutrizionisti di tutto il mondo: il buon livello di acidità, unito all’elevato punto di fumo, rende questo prodotto uno degli oli più adatti a resistere alle elevate temperature comportate dalla frittura.
Non è un caso, dunque, se questo particolare tipo di condimento sia particolarmente apprezzato dagli amanti delle fritture leggere e dorate.
In cucina, come detto, si presta ad impieghi tra i più disparati, grazie anche alla sua enorme duttilità: il prodotto ottenuto dalla lavorazione della sansa di oliva, infatti, è ricco di acido oleico, elemento che lo rende particolarmente indicato per arricchire il sapore di prodotti da forno come pane, focacce, taralli e biscotti. A tutti questi alimenti, infatti, è in grado di conferire un alto livello di friabilità e di croccantezza.
Il gusto tendenzialmente neutro permette inoltre all’olio di sansa di oliva di risultare adeguato ad accompagnare con efficacia e delicatezza pietanze a base di carne o pesce fresco.
Conclusione: l’olio di sansa non fa male
Diversamente da quanto sostenuto da alcuni detrattori, seguire una dieta che contempli l’uso dell’olio di sansa di olive è una scelta tutt’altro che dannosa per la salute dell’organismo: non è infatti estratto da uno scarto, ma da un sottoprodotto largamente utilizzato sia in ambito alimentare che nel settore agronomico, energetico e mangimistico in ottemperanza alle normative europee in vigore ormai da anni.
La lavorazione della sansa di olive, dunque, è un’operazione ampiamente riconosciuta ed approvata tanto dalla Legge quanto dalla Scienza: il processo di lavorazione e di estrazione del sansa è, infatti, dal punto di vista sia pratico che concettuale, non molto dissimile da quello impiegato per la raffinazione e per la miscelazione di altri tipi di olio.
L’assimilazione costante di prodotti conditi con un filo di olio di sansa è inoltre foriera di indubbi vantaggi per il nostro organismo: in primo luogo, infatti, questo prodotto è in grado abbassare il livello di colesterolo cattivo, incentivando la produzione di HDL, comunemente noto come ‘’Colesterolo Buono’’.
E’ inoltre un potente integratore di vitamina A, D, E e K, protegge il fegato e previene le malattie cardiovascolari, riducendo la possibilità di formazione di tumori.
Il suo uso è altresì consigliato per favorire la digestione e per regolare l’attività dell’intestino.
In ambito cosmetico l’impiego di impacchi a base di sansa è consigliato per la cura di pelle, unghie e capelli.